Chissà quante volte abbiamo sentito la frase: "Chi si ferma è perduto", e quale senso di mancanza ha fatto scaturire in noi il doversi per forza confrontare con gli altri, procedere al passo nella stessa corsia... o nello stesso capannone per costruire legami solidi e solidali
Cari amici, è giunto il tempo della "festa grande" per la comunità di Terranegra, che guarda ad un personaggio antico, ma di attuale sensibilità come San Gaetano Thiene, e nel suo nome cerca di credere alla Provvidenza per fermarsi senza perdersi, per riprendersi, risvegliando così tradizioni, sapori, colori, affetti ritrovati e preparandosi per lasciare spazio all'allegria di tutti i festaioli.
Tutti i depositi sono stati aperti, gli strumenti della cucina si stanno lucidando a festa grazie a numerosi e preziosi volontari, che si preparano a cucinare e serviree i piatti della tradizione anche col sostegno dei più giovani, nuove gradite leve.
Ma non finisce qui! Ovviamente come ogni festa, la musica rallegra ogni serata e accoglie ogni visitatore riempiendo l'aria di questa parte della città, mentra la fortuna e la beneficienza sono pronte ad essere sfidate, nella tradizionale Pesca. E' vero che, per alcuni giorni, le strade sono impregnate del pro-fumo di buon cibo, che sfida il profumo dell'incenso con cui lodare il buon Dio e i padri che hanno scelto nell'apostolo della Provvidenza il patrono, anticipando la celebrazione a domenica 6 agosto. Ma è anche vero che se uno dovrà portare unpo' di pazienza, prima di arrivare alle leccornie desideratel qui avrà l'occasione di salutare gli amici che ritornano alla parrocchia d'origine a cui sono legati da un rapporto speciale.
Insomma, la sagra di San Gaetano cerca di non dimenticare nessuno e ogni volta sembra comunicare:"Non importa chi tu sia, qui sei il benvenuto".
Buona festa a chi si ferma e si ritrova.
Don Fabio Parroco